LE BIOVE


L’altro giorno avevo finito il pane e ho pensato di farlo da me…
Non avendo molto tempo a disposizione, avevo bisogno di un impasto che lievitasse in fretta e che non richiedesse una cottura in forno troppo lunga. Così ho preso il libro delle Simili, che ormai per me è una specie di breviario, e ho cominciato la ricerca. Alla fine mi sono ritrovata con due tipi di pane tra cui scegliere, entrambi pronti in un’ora e mezza: il “pane della mezz’ora” (il cui nome si riferisce al breve periodo di riposo della pasta, da sommare poi ai 50 min di cottura!) e il “biove” …
Dopo aver letto entrambe le ricette per intero ho deciso di preparare il biove, perchè il procedimento per dargli forma mi aveva affascinata particolarmente.
Ecco la ricetta:

INGREDIENTI
500 g di farina 00
280 g di acqua (circa)
20 g di lievito di birra
20 g di strutto
10 g di malto d’orzo (io non l’avevo e non l’ho messo)
8 g di sale

PROCEDIMENTO
Impastare tutti gli ingredienti cercando di non far entrare in contatto il lievito con il sale. Bisogna ottenere un composto morbido ma non appiccicoso. Lavorare la pasta per qualche minuto, poi coprire e lasciare lievitare 20 min.
Dividere l’impasto in due e formare due filoni. Spianarli con il mattarello in due rettangoli piuttosto sottili e arrotolarli su se stessi per il lato lungo. Adagiateli verticalmente davanti a voi, quindi stendeteli in una pasta sottile larga circa 6 cm. Arrotolare tenendo le dita sui lati per evitare che si formino le punte, fino ad ottenere due rocchetti di pasta.

A questo punto, mettere sul tavolo un pacco di farina e coprirlo con il lembo di un canovaccio, quindi sistemare uno dei due rotoli di pasta in modo che la “chiocciola” sia contro il pacco ricoperto. Arricciare il canovaccio all’estremità opposta, in modo che sia possibile sistemare il secondo “rocchetto” di pasta contro il primo (punta contro punta) senza che le due “chiocciole” si attacchino. Sollevare il canovaccio e usare un altro pacco di farina per fermare anche l’estremità del secondo pezzo. In questo modo l’impasto potrà lievitare solo in orizzontale.

Lasciare lievitare 30-40 min, quindi tagliare a metà i “rocchetti” (per il lungo), sistemare i 4 pezzi ottenuti sulla teglia del forno con il taglio rivolto verso l’alto, e inciderli al centro (1 cm di profondità).
Infornare a 200°° per 25-30 min.

… Dimenticavo: è buonissimo! 😉

PASTA BRISEE

La pasta brisée è un impasto base tipico della cucina francese. Il suo sapore neutro la rende molto versatile, per cui nonostante sia comunemente associata alle torte salate (quiche, tartellette, stuzzichini), può essere impiegata anche per preparazioni dolci (come base per torte alla crema o frutta).

E’ composta soltanto da farina, burro e acqua, ed è facilissima da preparare… Ecco le dosi e il procedimento:

200 g di farina
100g di burro freddo
50g (circa) di acqua fredda

Impastare farina e burro (anche con un robot da cucina), fino ad ottenere un composto “bricioloso”, quindi aggiungere l’acqua poca per volta per ottenere una pasta liscia ed omogenea.
Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola e lasciare riposare mezz’ora in frigorifero prima dell’utilizzo.

In base all’uso che si intende farne, è possibile aggiungere all’impasto del sale o dello zucchero, miscelandoli con la farina..
Per aromatizzare basteranno un cucchiaino di cacao amaro per le preparazioni dolci, o spezie a piacimento per quelle salate.
Infine, sostituire l’acqua con del vino bianco o con del latte per ottenere una pasta più croccante e aromatica nel primo caso, più consistente nel secondo.

Per ottenere una buona pasta brisée, ad ogni modo, è importante che il burro, così come la “parte liquida” (acqua, vino, latte) siano molto freddi.

Il contrasto caldo-freddo, gioca un ruolo importante anche per la cottura della pasta brisée, quindi è consigliabile riporre la pasta in frigorifero per una decina di minuti dopo averla stesa, e poi infornare a 200-220° almeno per i primi 10 minuti.

Per quanto riguarda le quiche e le torte salate ripiene, sarà necessaria una cottura in bianco, prima di farcire e infornare di nuovo. In questo modo la pasta manterrà la sua croccantezza e friabilità.

Le mie preparazioni con la pasta brisée:

TORTA DI MELE CIOCCOLATO BIANCO E RUM… CHE DELIZIA!


Come già avevo accennato nell’ultimo post, in questi giorni ho fatto una lunga ricerca in internet per trovare una ricetta di mele che mi aggradasse. Il problema è che così facendo ho accumulato una lunghissima lista di ricette da provare, e alla fine non sapevo più nemmeno io da che parte cominciare. Così ho chiamato in causa mio marito: gli ho mostrato tutte le foto delle torte che mi avevano conquistata nei giorni scorsi, e gli ho chiesto di scegliere quella che lo incuriosiva di più… lui non ha avuto dubbi: la torta di mele con rum e cioccolato bianco di “Essenza di Vaniglia“…
Bene, sollevata dal peso della scelata 😉 , mi sono messa subito all’opera!

E’ facile e voloce da preparare (se non si conta la cottura in forno) e il risultato è una torta soffice e cremosa, dal perfetto connubio di sapori… Buona, buonissima… Assolutamente da rifare!

Rispetto alla ricetta originale, ho solo ridotto di un poco la quantità di zucchero: di solito lo faccio sempre nelle torte di mele, perchè mi piace sentire quel tocco acidulo che la mela conferisce al dolce… in questo caso poi c’è anche il cioccolato bianco ad addolcire!

Noi l’abbiamo trovata perfetta così:

INGREDIENTI
300g di farina
5 uova
1 bicchiere di olio di semi
180 g di zucchero (invece di 200g)
3 mele grosse
100g di cioccolato bianco a scaglie
una bustina di lievito
rum qb

PROCEDIMENTO
Succiare le mele e tagliarle a fettine.
Disporle in una ciotola e bagnarle con il liquore (io ne ho usato più o meno mezzo bicchiere).
Montare uova e zucchero con una frusta elettrica, finchè non assumono un aspetto bianco e spumoso.
Aggiungere l’olio, poi la farina e il lievito setacciati.
Versare metà del composto in una tortiera (la mia era di 26 cm di diametro)e ricoprire con i 3/4 delle mele al rum e le scaglie di cioccolato bianco.
Versare il resto del composto e disporre sulla superficie le rimanenti fettine di mele.
Cuocere in forno caldo a 165° per circa un’ora (fare la “prova stecchino” prima di sfornare).

TORTA FONDENTE DI MELE


Quello che avevo dimenticato di annotare di ritorno dalla mia vacanza in Trentino, è che sono andata anche allo spaccio della Melinda! Ora, solo chi ama le mele quanto me può capire che quello di cui sto parlando è un posto di perdizione da cui è impossibile uscire a mani vuote… Ci sono tentazioni in ogni angolo: mele Gala (le ultime raccolte) enormi, succhi e spremute di mela, patatine di mela, barrette e biscotti di mela, marmellate, salse, gelatine… e chi più ne ha più ne metta. Fortunatamente era presente mio marito a limitare i danni, altrimenti avrei svuotato il negozio!
Ecco… e adesso che ne faccio di tutte queste mele? La qualità Gala non è l’ideale da cuocere: ci vorrebbero le Renetta, o le Golden… Però io amo troppo le torte di mele per rinunciarci! Così ho cominciato una smodata ricerca in internet per trovare una torta di mele che fosse il più “melosa” possibile, una di quelle in cui le mele la fanno proprio da padrone.
Alla fine sono approdata sul blog di Sweetcook, e ho trovato quello che cercavo. La ricetta viene originariamente dal blog “la Cucchiarella“, io ho soltanto aggiunto amaretti e cannella.. Le mie modifiche le riporto tra parentesi:

INGREDIENTI
5 mele grandi
70 g di farina
50 g si zucchero
2 uova
10 cl di latte
20 g di burro fuso
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
vanillina (io non l’ho messa)
(4 amaretti sbriciolati finemente)
(un pizzico di cannella)

PROCEDIMENTO:
Amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo (resterà abbastanza liquido). Sbucciare le mele e tagliarle a fettine sottili (io ho usato la mandolina), mescolandole man mano all’impasto.
Imburrare uno stampo antiaderente di 24/26 cm di diametro, versare il composto di mele livellando bene la superficie e infornare a 200° per 30 min.